Un teatro a cronometro per una corsa che diventa metafora della vita. Il testo di Edoardo Erba in versione friulana per la "competizione" scenica del Teatro Incerto.
anno
2002
testo
di Edoardo Erba
regia
Rita Maffei
interpreti
Fabiano Fantini e Claudio Moretti
scene/luci
disegno luci Alberto Bevilacqua, fonica e datore luci Luigina Tusini
e...
traduzione in friulano di Paolo Patui
produzione
Teatro Incerto / CSS Teatro stabile di innovazione del FVG
Premio miglior spettacolo 2002 - Rassegna di Teatro dialettale di Gradisca d'Isonzo (GO)
La ripresa video dello spettacolo è andata in onda su Rai Tre Friuli Venezia Giulia e Telefriuli.
Due amici, di notte, in corsa nella campagna. Si stanno allenando per la gara amatoriale più famosa del mondo. Lunghe falcate nel buio e poche parole. Quelle che bastano per non essere soli, per ingannare la fatica. E' quando il ritmo si fa più teso, quando il fiato comincia a mancare, che le parole prendono il sopravvento. Comeun cronometro il filo dei pensieri batte più forte. Ricordi comuni e comuni incomprensioni di due maratoneti che si ritrovano a fare i conti con se stessi e con gli altri, col senso delle proprie azioni, con piccoli particolari che non tornano. Mentre il sudore scende più freddo e la milza comincia a far male, l'allenamento svolta verso una mèta drammatica. Le immagini sfuocano nella nebbia e nel buio, i punti di riferimento si perdono, ansimano perfino le parole, presagi di una tragedia da cogliere nelle frasi spezzate, nell'affanno del respiro, nel cuore che pompa a vuoto. Nel rumore, forse soltanto immaginato, di lamiere che si accartocciano.
L'avvincente copione di Edoardo Erba vinse nel 1992 il Premio Candoni Arta Terme per la nuova drammaturgia e fu interpretato allora da Luca Zingaretti e Bruno Armando. Si impegnano stavolta nella gara di un teatro a cronometro Fabiano Fantini e Claudio Moretti, i due attori del Teatro Incerto per i quali Paolo Patui ha tradotto in friulano il testo, diretto da Rita Maffei. Training di sport e lavoro di palcoscenico, Maratona di New York è drammaturgia in tempo reale, agonismo formato scena, metafora di una vita da vivere come competizione, rabbia da consumare in fretta. Troppo in fretta.