LARIS

LARIS

Ladri di risate: Laris volge in farsa sulla nostra vita di provincia la saga in friulano del Teatro Incerto.

 

anno

1999

testo

di Fabiano Fantini, ClaudioMoretti, Elvio Scruzzi

interpreti

Fabiano Fantini, Claudio Moretti, Elvio Scruzzi

produzione

CSS Teatro stabile di innovazione del FVG - Teatro Incerto

 

La ripresa video dello spettacolo è andata in onda su Telefriuli.

 

Torna sulle scene, in versione “riveduta e corretta” dieci anni dopo il debutto, Laris,  forse la commedia più esilarante della Trilogia di Four/Laris/Dentri, una terna di spettacoli con la quale l’Incerto ha conquistato le platee del teatro in friulano negli anni Novanta. Laris è la storia di tre amici  - a cui danno verve e carattere gli attori dell'inossidabile terzetto. Claudio, Fabiano ed Elvio si ritrovano allora nei panni di tre ladri improvvisati che inseguono ingenui sogni di prosperità e ricchezza. Insoddisfatti dell'esistenza che conducono nel loro paese, delusi dal lavoro, incapaci di scelte che possano dare una svolta al quotidiano squallore, i tre si imbarcano infatti nella classica "impresa più grande di loro": rubare una delle statue simbolo di Udine, la statua di Caco, per poi rivenderla ad un americano! Uno spettacolo tornato oggi più che attuale in questi tempi in cui impazza “il gioco della fortuna” .

 

“Anche moltissimi friulani sognano oggi di arricchirsi a quei giochi pre o post TG che per noi sono un po’ il simbolo di una società schizofrenica, disposta a tutto pur di fare la bella vita come i divi in tv, senza faticare e giustificando pure gesti al limite della legalità”.

Con Laris prosegue, nel 1999, ad un anno di distanza dal debutto di Four, la trilogia comica in friulano del Teatro Incerto. Ancora una volta al centro di quello che questa volta può essere definito un intermezzo farsesco, un trio di amici pronti a tutto pur di sottrarsi all'insoddisfazione della vita di provincia, alle delusioni della vita professionale, ai fallimenti di quella privata. Pronti a tutto pur di dare una svolta al proprio squallore quotidiano. Stanchi di affidare tutte le loro speranze di un futuro idilliaco al solo rito settimanale della schedina. Pronti a tutto. Anche a trasformarsi in ladri. Quando infatti, come una meteora, uno degli amici, emigrato in America, torna al Paese, gli altri due, che dal Friuli non si sono mai mossi, vedono in lui la loro ultima  spiaggia per un radicale cambiamento. La posta in gioco è molto alta e questa volta non potrà essere lasciata al caso o alla fortuna, ma a una scelta coraggiosa che li coinvolgerà tutti in una storia nella quale saranno, per la prima volta, protagonisti. Laris si sviluppa allora come una farsa in friulano dallo sviluppo moderno, capace di "rubare" risate parlando della realtà dei nostri giorni, tenendosi lontano da luoghi comuni e clichè, alla quale il pubblico dei grandi teatri come delle piccole platee di tutto il Friuli ha saputo ritrovarsi e specchiarsi, divertito, sempre con calorosissime accoglienze.